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Evoluzione e nuove prospettive: il futuro di Valmet Ecology

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Quest’oggi affrontiamo il tema della crescita e delle prospettive di sviluppo future, a medio e lungo termine, di Valmet Ecology e lo facciamo con Alessio Lucarelli, il nuovo responsabile della divisione, con un’esperienza ultradecennale nel settore.
Alessio ha conseguito l’abilitazione di RT per categoria trasporti, intermediazione e bonifica e dal 2015 è stato consulente ADR per numerose aziende del settore e non. Ha la qualifica di RSPP e da alcuni anni collabora con enti accreditati per la formazione.

Alessio, quali sono le tue prime impressioni riguardo alla divisione Ecology di Valmet e quali sfide prevedi di affrontare?
Conoscevo già da alcuni anni Valmet Ecology, e mi ha sempre incuriosito perché intravedevo una struttura snella e dinamica, pertanto quando mi è stata offerta l’occasione di diventarne il responsabile, ho accettato molto volentieri. Ho trovato un gruppo di persone molto giovane, ma al tempo stesso molto competente. Mi sono prefissato come primo obiettivo quello di riorganizzare le mansioni all’interno dell’ufficio per accrescere le competenze di ognuno e al tempo stesso rafforzare il clima di collaborazione tra le singole strutture. Responsabilizzando le persone sono convinto che l’intera divisione potrà trarne beneficio.

Quali sono le iniziative chiave che si prevedono di implementare per promuovere l’innovazione e il progresso all’interno della divisione?
Credo che storicamente questo sia un periodo di svolta nel mondo della gestione dei rifiuti. Il mercato sta cambiando, ci sono sempre più grandi aziende di trattamento rifiuti che stanno acquisendo piccole realtà e questo va a discapito delle medie-piccole imprese che si trovano ad affrontare procedure sempre più rigide senza avere le risorse e competenze necessarie. Oggi, più di prima è necessario dare al cliente un servizio completo sulla gestione dei rifiuti: credo sia importante poter essere riconosciuti dai clienti come un’azienda in grado di gestire tutti quegli aspetti non prettamente legati alla produzione, come ad esempio gli aspetti ambientali, di sicurezza e di formazione. Per fare questo oltre ad accrescere le competenze già presenti all’interno della divisione è necessario stabilire accordi di partnership con altre realtà territoriali.

Quindi cosa accadrà adesso al team di Ecology?
È evidente che i prossimi mesi saranno molto impegnativi per tutta la divisione. Saranno svolti corsi di formazione a tutto il personale, sarà implementata l’attività di scouting per trovare nuovi fornitori e contestualmente sarà rafforzata l’attività commerciale per acquisire nuovi mercati. In questa fase sarà indispensabile sviluppare anche l’aspetto marketing della divisione, rivedendo il sito web ed implementando anche le piattaforme social dedicate. Infine altro aspetto che a breve sarà affrontato è l’implementazione delle certificazioni che potranno aprire nuove possibilità di lavoro.

Come cambia quindi l’organizzazione interna della divisione Ecology di Valmet?
Mentre fino ad oggi le risorse dell’ufficio tendevano a gestire in collaborazione ogni singola attività e a volte veniva meno un punto di riferimento, dopo la riorganizzazione ognuno avrà un ruolo ben definito con compiti precisi. In poche parole, ognuno sarà responsabile di un’attività. Ovviamente questo non vuol dire che dovrà venire meno la collaborazione, ma ogni processo sarà ben identificato in ogni singolo passaggio, così da ridurre al minimo gli errori.

Infine, quali saranno i principali settori di sviluppo del 2024 per Ecology?
Per il 2024 si prevede di implementare il mercato della divisione Valmet Ecology, approfittando della recente partneship sostenibile con Legor, espandendosi verso zone al momento poco attenzionate. Inoltre sarà sviluppata tutta l’attività di consulenza e di formazione, con la possibilità a breve di dotare la divisione Ecology di un proprio spazio dove svolgere formazione interna ed esterna.